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Rassegna dell'Arpa Viggianese - Vª edizione

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Viggiano (PZ) – da mercoledì 1 a domenica 5 agosto 2012

 

"il paese non è grande ma nemmeno piccolo. l'aria ottima,

pittoreschi i dintorni, le rovine di Grumento a pochi passi...

arpeggiamenti per tutto che fanno di Viggiano l'Antissa della Lucania"

lettera di Giovanni Pascoli a Giosué Carducci, 26 luglio 1884

Non c'è solo l'arpa delle grandi orchestre o dei salotti sfarzosi, ne esiste anche un'altra capace di avvicinarsi alla sensibilità popolare. È quella che sceglie di ascoltare i racconti degli individui, le loro sofferenze, le loro gioie e la loro storia. Viggiano, città dell'arpa e della musica situata nel cuore della Val d'Agri, ospita come consuetudine dall'1 al 5 agosto 2012 la V edizione della "Rassegna dell'Arpa Viggianese".

Un evento che celebra la secolare tradizione arpistica lucana con concerti, workshop, performance artistiche, seminari e aperitivi musicali. Se in passato la rassegna è stata caratterizzata dall'incontro di stili e sonorità differenti, con artisti provenienti da tutto il mondo, quest'anno focalizza la sua attenzione sulla tradizione popolare del Sud Italia, ponendo l'accento su quella matrice folk e ancestrale che è alla base della cultura musicale della Lucania.

E così, accanto ad arpisti di fama internazionale, l'evento diretto da Vincenzo Zitello e col sostegno dell'Assessorato al Turismo e Spettacolo del Comune di Viggiano, accoglie le esibizioni di Peppe Barra, Riccardo Tesi, Teresa De Sio e Hulan. Artisti che nella loro luminosa carriera hanno saputo tramandare musiche, suoni, epoche e umori di quel prezioso passato che sa proiettarsi senza snaturarsi nel presente, evolvendosi. Con loro, gruppi folcloristici della Basilicata come Lu Chiccirichi, Laetimusici e Amarimai. Ovviamente grande spazio viene riservato ai concerti dello strumento principe della rassegna.

Ecco in scena allora Cecilia Chailly, il paraguayano Lincoln Almada, Davide Burani e Dominig Bouchaud. Senza dimenticare le esibizioni degli allievi dell'Orchestra da Camera e della scuola di Arpa Popolare di Viggiano che rappresentano il fulcro di tutto l'evento. Da anni, infatti, si tengono corsi rivolti ai giovani musicisti, diretti da Anna Pasetti, Daniela Ippolito e Lincoln Almada, che suggellano quel legame ancora intatto con la propria storia.

Le prime tracce di arpisti a Viggiano risalgono, infatti, alla prima metà del 1700. La tradizione è certa e documentata solo nel secolo successivo, quando il terribile terremoto del 1857 distrusse il paese, che fu ricostruito solo grazie al benessere dei tanti musicisti girovaghi. I quali, suonando nelle principali città d'Europa e degli Stati Uniti – come testimoniato dai pastori che imbracciano arpe portative presenti nei presepi del '700 napoletano custoditi nel Museo di San Martino - inviarono i loro risparmi alle famiglie. Grazie alla musica quindi, Viggiano "trasformò in casa ogni tugurio" e ogni musicante espresse la gratitudine verso il proprio strumento inserendo nella chiave di volta del portale il simbolo del suo benessere: l'arpa!

Ho l'arpa al collo, son viggianese, tutta la terra è il mio paese. Come la rondine che lascia il nido passo cantando di lido in lido: e finchè in seno mi batte il cor, dirò canzoni d'armi e d'amor...

 

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